Mappa - Conferenza di Wannsee (Wannsee Conference)

Conferenza di Wannsee (Wannsee Conference)
La conferenza di Wannsee (in tedesco Wannseekonferenz) si svolse nel gennaio 1942 a villa Marlier, una villa sulla riva del lago Großer Wannsee nella periferia a sud di Berlino. Coinvolse quindici personaggi di primo piano del regime nazionalsocialista, del partito e delle Schutzstaffel (tra cui quattro segretari di Stato, due funzionari pubblici di grado equivalente e un sottosegretario) che, su invito dell'SS-Obergruppenführer Reinhard Heydrich, capo del Reichssicherheitshauptamt (Rsha), si riunirono per definire la cosiddetta «soluzione finale della questione ebraica» (Endlösung der Judenfrage) e chiarire direttamente con i dirigenti delle strutture amministrative di potere del Terzo Reich potenzialmente concorrenti che l'intera operazione era, a partire dalle direttive ricevute fin dal luglio 1941 da Hermann Göring, competenza delle SS sotto l'autorità suprema di Heinrich Himmler e dello stesso Heydrich.

Come testimonia il verbale della conferenza giunto fino a noi, era necessario determinare con esattezza la categoria di persone interessate dai provvedimenti, concordare la procedura per deportare 11 milioni di persone da destinare ai lavori forzati in condizioni di vita dure e disumane e infine uccidere con «modalità» non meglio definite i sopravvissuti e gli inabili al lavoro.

Il verbale della conferenza di Wannsee è un documento eccezionale perché è il primo nel suo genere a restituire con estrema chiarezza le fasi del processo decisionale che portarono allo sterminio degli ebrei d'Europa. Questo processo decisionale coinvolse Adolf Hitler, Himmler, Heydrich e altri leader politici del nazionalsocialismo ma fu essenzialmente verbale, e nei rari casi in cui fu prodotta una documentazione scritta i tedeschi si premunirono di distruggerla. Il verbale è dunque doppiamente cruciale: riporta l'esito del dibattito sul progetto globale di sterminio degli ebrei senza usare formule ermetiche o cifrate, bensì mostrando con estrema chiarezza come, oltre alle SS, alla Sicherheitspolizei (SiPo) e al Sicherheitsdienst (SD), anche la cancelleria del Reich, i ministeri della Giustizia, degli Interni e degli Esteri, le autorità civili d'occupazione, l'Ufficio per il Piano quadriennale (cioè la principale autorità deputata al riarmo) e il partito condivisero e si resero complici del "crimine del secolo".

Con la presa del potere di Adolf Hitler in Germania nel gennaio 1933 si mise rapidamente in moto l'attuazione di uno degli obiettivi principali della politica nazista, ossia l'allontanamento degli ebrei dal paese, scopo fino ad allora solo genericamente formulato: di fatto la discriminazione, l'oppressione, l'intimidazione degli ebrei, la loro esclusione dalla vita pubblica, il loro sfruttamento economico e, infine, la loro espulsione dalla Germania sarebbero stati alcuni dei principali ambiti d'azione politica del regime per tutti gli anni trenta. Tutto ciò si sviluppò nel giro di pochi anni e in modo deciso; dal boicottaggio delle attività commerciali degli ebrei nel 1933 si passò alle famigerate leggi di Norimberga del settembre 1935, fino ai pogrom del novembre 1938.

Questa Judenpolitik fu sostenuta e incentivata sia a livello governativo – dal ministero degli Interni come ente responsabile a livello istituzionale, dalla Gestapo e dalla polizia in quanto organi esecutivi – sia dall'organizzazione del partito nazista, che con l'aiuto prima delle Sturmabteilung (SA) e poi del Sicherheitsdienst (SD) - il servizio d'intelligence del partito diretto da Reinhard Heydrich - prese a intervenire sempre più nell'elaborazione della Judenpolitik.

Nel 1938 ad esempio, dopo l'annessione dell'Austria al Reich tedesco (Anschluß), il SD intervenne per la prima volta efficacemente nella Judenpolitik. Adolf Eichmann, che dall'aprile 1938 aveva assunto l'incarico di referente del riorganizzato distaccamento viennese del SD, riuscì a convincere il commissario del Reich Josef Bürckel, responsabile dell'attuazione pratica dell'annessione, a istituire a Vienna un Ufficio centrale per l'emigrazione ebraica (Zentralstelle für jüdische Auswanderung), formalmente sottoposto al SD che, in tal modo, per la prima volta poté attribuirsi funzioni esecutive su mandato di un'autorità statale. Compito principale di Eichmann e dell'ufficio fu sviluppare un sistema razionale volto ad accelerare l'«emigrazione» degli ebrei viennesi fuori dal Reich, finanziata attraverso uno speciale fondo costituito dai beni e patrimoni requisiti agli ebrei stessi.

Questa organizzazione servì poi da modello per altri uffici per l'emigrazione ebraica a Praga e Amsterdam e per l'Ufficio centrale per l'emigrazione ebraica (Reichszentrale für Jüdische Auswanderung) che Hermann Göring creò il 24 gennaio 1939, accogliendo le richieste portate avanti da Heydrich all'indomani del pogrom del novembre 1938. Con Heydrich in qualità di responsabile e Heinrich Müller, capo della Gestapo, in qualità di direttore, facevano parte dell' Ufficio centrale anche i delegati dei ministeri degli Esteri, dell'Economia, delle Finanze e degli Interni. Lo stesso Göring ricopriva un ruolo di rilievo in quanto plenipotenziario di Hitler per il piano quadriennale, nonché uomo forte della politica economica del Terzo Reich incaricato di portare a termine l'esclusione definitiva degli ebrei dall'economia tedesca e di supervisionare la successiva Judenpolitik in vista dell'allontanamento degli ebrei dal paese. Per Heydrich non si trattò del primo incarico nell'ambito della Judenpolitik; nel luglio 1936, al culmine della grave crisi valutaria nazionale, Göring lo aveva nominato direttore di un ufficio per indagini finanziarie atto a razziare i patrimoni degli ebrei sospettati di voler emigrare dalla Germania.

 
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Paese (geografia) - Germania
Bandiera della Germania
La Repubblica Federale di Germania (Bundesrepublik Deutschland, ), colloquialmente chiamata Germania (in tedesco: Deutschland), è uno Stato membro dell'Unione europea situato nell'Europa centro-occidentale. È una repubblica parlamentare federale di sedici Stati (Bundesländer) con capitale, nonché maggiore città per numero di abitanti, Berlino. Bagnata a Nord dal mare del Nord e dal mar Baltico, confina a Nord con la Danimarca, ad Est con la Polonia e la Repubblica Ceca, a Sud con Austria e Svizzera, e ad Ovest con Francia, Lussemburgo, Belgio e Paesi Bassi.

Il territorio della Germania copre una superficie di 357,578 km² ed è caratterizzato da un clima atlantico nella parte nord-occidentale e continentale nella parte sud-orientale. Con quasi 84 milioni di abitanti, è lo Stato più popoloso dell'Unione europea, il secondo Stato d'Europa dopo la Federazione Russa e il 19º del mondo per popolazione. È anche il secondo Paese del mondo per numero di immigrati dopo gli Stati Uniti d'America.
Valuta / Linguaggio  
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EUR Euro (Euro) € 2
ISO Linguaggio
DE Lingua tedesca (German language)
Quartiere - Paese (geografia)  
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